I farmacisti: Influencer da sempre.

Uno studente di farmacia mi ha raccontato che il nonno già negli anni ’60 quando consigliava un nuovo prodotto in farmacia veniva poi “seguito” dai colleghi competitor più vicini che introducevano lo stesso prodotto perché se lo aveva fatto il nonno, di sicuro avrebbe avuto successo anche da loro.

Pochi giorni fa un’amica farmacista mi diceva di sentirsi meno brava a comunicare online rispetto a tanti altri colleghi. Però allo stesso tempo mi faceva notare che nel piccolo comune dove è operativa la sua farmacia, parliamo di meno di 2.000 abitanti, ci sono delle clienti over 60 che acquistano di buon grado prodotti cosmetici di fascia medio-alta consigliati da lei. Fermiamoci un attimo e facciamo qualche riflessione.

Saremo tutit d'accordo che dal momento in cui nasciamo anche in modo del tutto inconsapevole comunichiamo. Questo non significa che siamo tutti dei “bravi comunicatori”. C’è chi è portato, chi si continua a formare, c’è chi è più bravo a fare un video su TikTok, chi preferisce scrivere articoli su blog di settore e chi è più bravo a comunicare al banco della sua farmacia. Già, dobbiamo toglierci dalla testa che quando si parla di “comunicazione” ormai ci si riferisce solo a quella online. I social sono e resteranno uno strumento fondamentale, lo sostengo dal 2009 poco dopo l’arrivo di Facebook in Italia ma la comunicazione più diretta resta sempre quella che avete con il cliente che entra in farmacia e vi chiede un consiglio. L’online può essere l’arma vincente per sostenere, promuovere ed avvicinare i clienti a tutto ciò che siete e che fate offline, perchè in fondo i farmacisti, con i loro consigli mirati, sono tutti influencer, dal primo cliente che servono nella loro vita lavorativa.