C’è una grossa corrente di pensiero che concepisce ancora la farmacia solo come un esercizio commerciale di prossimità, rivolto essenzialmente agli abitanti della sua pianta organica, buono per tutti indistintamente e pronto ad accontentare tutti.
Ebbene, non è più così da almeno dieci anni.
Dirò di più: era un’idea che si fondava su una serie di equivoci di fondo che, piano piano, si sono sgretolati sotto i nostri occhi lasciandoci abbastanza impreparati ad affrontare il futuro.
Il punto essenziale era che una farmacia regnasse in un territorio in cui tutti i suoi abitanti dovessero necessariamente fare capo ad essa.
Nel tempo sono intervenuti due fattori determinanti: le persone si spostano molto di più e molto più facilmente, anche solo per lavoro o per interessi, e il numero dei punti vendita è aumentato a dismisura.
Oggi puntare tutto esclusivamente sul proprio quartiere o sul proprio paese è estremamente limitativo, nonché basare le proprie scelte su ciò che vuole il cliente di sempre o il vicino anziano può essere pericolosissimo, oltre a ridurre notevolmente la platea del proprio pubblico e la potenzialità dell’intera azienda.