Quanti di noi per scegliere un ristorante o un albergo si basano sulle recensioni positive?
Ve lo dico io, quasi nessuno, anche perché molto raramente danno informazioni davvero utili sul valore e la qualità di quanto viene offerto.
Al contrario, andiamo subito tutti a leggere attentamente quelle negative in quanto, anche se spesso sono più pretestuose che fondate, ma ci offrono un’idea migliore del servizio o del prodotto che ci interessa.
C’è stato un momento in cui andavano addirittura di moda raccogliere “libri” interi di recensioni entusiaste quanto palesemente prezzolate che non valevano la carta in cui erano stampate.
Oggi, per fortuna, il fenomeno si è notevolmente ridimensionato e vedo che si preferisce esibire solo qualche sobrio complimento, molto più credibile e garbato. Quello a cui invece sembra non si possa rinunciare è la caccia spasmodica ai like neppure fossimo diventati tutti acclamati influencer internazionali.
In realtà, quello che serve davvero ad un’azienda per crescere ed affermarsi è raggiungere un forte posizionamento nella testa del proprio pubblico in modo tale che il suo nome e il suo logo sia sempre la prima associazione che viene in mente quando si pensa a quel determinato servizio o prodotto che costituisce il focus del suo lavoro